L’incidente stradale, ovvero l’evento avverso, improvviso, inaspettato e indesiderato che avviene sulla strada e nel quale sono coinvolti uno o più veicoli e persone, oltre a provocare, purtroppo, sofferenze a volte impagabili, quasi sempre comporta la nascita di diritti tutelati e di doveri imposti dall’ordinamento giuridico, quali che siano gli effetti che ne derivano.
Ogni anno gli incidenti stradali coinvolgono, direttamente o indirettamente, migliaia di persone.
Pensiamo a chi ha perso la vita o la propria indipendenza ed ai suoi familiari che ne condividono dolore e disagio.
Pensiamo a chi è chiamato a rendere conto delle proprie responsabilità nelle aule di giustizia.
Tutti sono confrontati con procedimenti penali, civili e assicurativi mai semplici, ma in cui la domanda è sempre la stessa: com’è veramente accaduto?
Complessi sono i fattori che, in concorso tra loro, hanno determinato l’evento.
Ogni ricostruzione presenta un certo grado di approssimazione dovuto alle semplificazioni ritenute necessarie assumere per poter studiare il fenomeno dell’urto tra veicoli.
Tuttavia, se si assumono, per una corretta analisi della collisione, alcuni indici valutativi quali i processi casuali, l’evitabilità e le lesioni, è possibile conseguire risultati apprezzabili.
Una corretta analisi della collisione, sviluppata utilizzando dati provenienti sia da test sperimentali che simulazioni numeriche, non può prescindere dall’osservazione delle forze ed energie di collisione e dai parametri da esse rappresentati, a partire dalle deformazioni residue presenti sulle strutture dei veicoli interessati da eventi di impatto.
Le indagini
Obiettivo delle indagini è quello di raccogliere i dati necessari per poter procedere ad una ricostruzione scientifica della dinamica dell’evento.
Oggetto delle indagini sono l’ambiente, i veicoli, e tutto quanto è stato coinvolto nell’incidente (persone, animali, oggetti).
Ogni dato non raccolto è un dato perso!
La rilevazione di un incidente stradale consiste in una serie di attività finalizzate a «fissare», attraverso misurazioni, fotografie e descrizioni, la situazione di fatto derivata dalla collisione e tutti gli elementi oggettivi ad esso connessi.
I rilievi costituiscono dunque la fonte di informazione primaria e privilegiata per coloro che, a qualsiasi titolo, avranno il compito di valutare i comportamenti adottati dalle persone coinvolte nell’incidente stradale.
È proprio attraverso l’esame e l’elaborazione degli elementi oggettivi rilevati che si può avere la possibilità di accertare le cause che hanno prodotto l’incidente stradale; si può quindi risalire alle condotte adottate dai protagonisti per stabilire se, e in quale misura, il comportamento tenuto da ognuno abbia avuto incidenza nella causalità dell’evento. Questo potrà consentire di stabilire a carico di chi debba essere posta la responsabilità dell’incidente e di ripartire l’eventuale corresponsabilità.
L’organo incaricato di valutare i comportamenti dei protagonisti dell’incidente stradale per stabilirne le singole responsabilità potrà adempiere al suo compito sulla base di tali informazioni, nel caso sia in grado di interpretarle e le ritenga sufficientemente complete, oppure potrà avvalersi dell’ausilio di una persona munita di specifica competenza nella materia, quindi di un Tecnico Ricostruttore.
In tal caso spetterà al Tecnico il compito di esaminare ed elaborare gli elementi oggettivi raccolti dai rilevatori, sia per rendere comprensibili anche ai non esperti le informazioni che quegli elementi consentono di ottenere, sia, all’occorrenza, per ricavare ulteriori specifiche informazioni, non immediatamente desumibili da quegli elementi, ma alle quali si può giungere attraverso la loro analisi ed elaborazione.
L’incidente stradale
La ricostruzione dinamica di un incidente è legata strettamente alla qualità e alla quantità dei dati disponibili all’atto della ricostruzione stessa.
La scelta della metodologia da seguire e la corrispondenza dei risultati con quelli relativi all’evento realmente accaduto, sono, per l’appunto, subordinati ai dati disponibili in input alla ricostruzione.
La ricostruzione di un incidente stradale può essere effettuata in ordine cronologico diretto o inverso, a seconda dei dati disponibili.
Nelle fasi precedenti e successive all’impatto, il moto del veicolo può essere studiato, con buona approssimazione, con le leggi della cinematica che governano il moto uniformemente accelerato. Per lo studio delle fasi relative all’impatto, assume notevole importanza la corretta valutazione delle deformazioni visibili sui veicoli.
L’iter da seguire per la ricostruzione implica la suddivisione dell’incidente in tre fasi principali:
- Pre-crash: è la fase che precede l’impatto ed ha rilevanza sia rispetto alle conclusioni numeriche della ricostruzione.
- Crash: la fase di crash inizia dall’istante di primo contatto tra i veicoli o tra un veicolo e un ostacolo e termina nel momento in cui i veicoli si separano.
- Post-crash: è la fase successiva alla collisione e termina con il posizionamento dei veicoli in condizioni di quiete.
Nella fase di ricostruzione si hanno come input la posizione finale dei veicoli coinvolti, la posizione del punto d’urto, le tracce di frenata e/o altri tipi di tracce e le deformazioni dei veicoli; mentre come output bisogna ottenere la velocità di impatto, la dinamica delle vetture, le energie dissipate e la differenza di velocità subita dai veicoli coinvolti.
Gli input fondamentali, per la ricostruzione dinamica di un incidente, possono essere così classificati:
- Posizione finale dei veicoli coinvolti;
- Posizione del punto d’urto;
- Tracce di frenata/scivolamento, nel pre-crash;
- Tracce di frenata/scivolamento, nel post-crash;
- Deformazioni dei veicoli;
Gli output attesi dalla ricostruzione sono:
- Velocità di impatto;
- Dinamica delle vetture nell’incidente;
- Differenza di velocità subita dai veicoli;
- Energie dissipate;
Alcuni lavori: